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C A N T O X.
1Ora sen va per un secreto calle
Tra il muro della terra e li martiri
Lo mio Maestro, et io dopo le spalle.
4O virtù somma, che per li ampi giri1
Mi volvi, cominciai, come a te piace,
Parlami e satisfami a’ miei disiri.
7La gente, che per li sepolcri giace,
Potrebbesi veder? Già son levati
Tutti i coperchi, e nessun guardia face.
10Et elli a me: Tutti saran serrati,
Quando di Giosafat qui torneranno
Coi corpi, che lassù ànno lasciati.
13Suo cimitero da questa parte ànno
Con Epicuro tutti i suoi seguaci,2
Che l’anima col corpo morta fanno.
16Però alla domanda che mi faci
Quinci entro satisfatto sarai tosto,3
Et al disio ancor che tu mi taci.
19Et io: Buon Duca, non tengo nascosto
A te mio cuor, se non per dicer poco,
E tu m’ài non pur mo a ciò disposto.
- ↑ v. 4. per li empi giri
- ↑ v. 14. C. M. Come Epicuro
- ↑ v. 17. C. M. Qui dentro satisfatto serà tosto,
Inf. T. I. | 18 |