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c o m m e n t o |
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seconda, quivi: Et elli a me. Finge l’autore che, poi che vide questi sepolcri e sentie li lamenti, domandò Virgilio, dicendo: Et io; cioè Dante dissi: Maestro; cioè Virgilio, quai son quelle genti, Che sepellite 1 dentro da quest'arche; cioè dentro a questi sepolcri, Si fan sentir con li sospir dolenti; cioè con sospiri pieni di dolore? Et elli; cioè Virgilio disse a me; Dante: Qui son li eresiarche; cioè li principi delli eretici, Coi lor seguaci d’ogni setta: imperò che molte sette sono state di eretici, e molto Più, che non credi; tu Dante, son le tombe carche; cioè son piene. Simile qui con simile è sepolto. Qui dimostra che ogni tomba avea la sua setta, e come infinito pone lo numero de’ sepolcri; così si dè intendere innumerabili le spezie delli eretici; e perchè molto finge che sien pien le tombe, s’intende che d’ogni setta sono stati assai eretici. E i monimenti son più e men caldi. Qui dimostra che secondo la gravità della eresia sia l’accendimento della fiamma intorno a’ sepolcri dicendo, che sono più e men caldi secondo la gravità o più, o meno della colpa. Ora è qui da vedere che cosa è eresia, e quante sono le sue spezie, e perchè l’autor finge, che abbiano sì fatte pene. E prima, eresia è elezione di propia opinione contra la determinazione della santa madre Chiesa, o vero divisione della determinazione della santa Chiesa; et è eresia una delle figliuole della superbia, accompagnata sempre dell'aroganzia, che è delle compagne della superbia, come mostrato fu di sopra. E come figliuola di superbia si trova aver nascimento da tutti i peccati, come appare in questo esempro. Lo lussurioso, alcuna volta passando i termini della incontinenzia, corre in malizia et entra spesso in mal pensieri, come lo demonio che è significato per Aletto la 2 mette; cioè che non sia altra vita che questa: cresce poi questo pensiere che ardisce di publicarlo, e questa è Tesifone; cioè parlar malo: e ultimamente cade in Megera; cioè in mala operazione, quando adopera publicamente male, et impugna li altri che contradicono alla sua falsità: et ultimamente viene a Medusa, quando manifestamente appruova le sue opinioni, e sanza alcun ritegno adopera o vero adempie tutte le sue volontà, dicendo che li altri sono ingannati che credono che sia altra vita, e rattengansi per questo da’ diletti carnali 3. Ora è da sapere che la eresia à molte spezie; ma possonsi recare a xii, come dodici sono li articoli della fede, contra i quali si trovano i paterini e li eretici avere errato per diversi modi, li quali sarebbe troppo lungo a scrivere. Ma li principi delle sette sono questi: Epicuro, Valentino, Marzione, Fotino, Arrio, Maniches, Sabellio, Macedonio, Prisciano, Donato,
- ↑ Altrimenti - seppelliti
- ↑ C. M. li mette;
- ↑ C. M. carnali, e questa è quella che si chiama bestialitade. Ora