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guendo la maestra via per a Tivoli, a sinistra si vede un ben conservato avanzo di rotondo sepolcro che vuolsi di M. Plauzio Lucano, e perciò ivi il ponte due miglia dalla Solfatara dicesi Ponte Lucàno, perchè fabbricato dal ridetto Lucano 100 anni prima dell’era volgare. A due miglia da tal ponte vi sono gli avanzi della superba Villa Adriana del circuito di 7, ovvero 10 miglia, dove Adriano Imperatore la costruì con 50000 schiavi nel 124 di Gesù Cristo, continuandola sino al 135, ponendovi tutto ciò che di più meraviglioso avea osservato in Grecia, in Asia, in Egitto. V’erano 20 Tempi, 90 Piazze, Teatri, Biblioteche, Terme, Portici, Giardini, Fontane. Venne depredata da Caracalla, e distrutta dai Barbari, e dai secoli. Dopo Ponte Lucano incomincia una nojosa salita di oltre 2 miglia, e alla fine si giunge a Tivoli (Tibur) città latino-sabina fra pittoreschi oliveti a 18 miglia da Roma. I monti accerchiano Tivoli per metà da nord al sud-est, ma da una parte si gode tutta l’ampia veduta della romana campagna. Entro non vi sono rette vie, è scarsa d’acqua potabile, ma è a vedersi la magnifica Cattedrale di S. Lorenzo, già Tempio d’Ercole, altre belle Chiese, la Fortezza, il Collegio de’ Gesuiti con Biblioteca di 6000 volumi, gli avanzi del famoso Tempio della Sibilla Tiburtina, il grande Stabilimento di manifattura di rame, di ferro, cartiere, nell’ampio locale ove fu la pretesa Villa di Mecenate; il maestoso ponte sull’Aniene eretto da Gregorio XVI nel 1835, e i due fori o cunicoli escavati nelle viscere del monte Catillo, uno di 278 metri di lunghezza, l’altro di metri 263, da ove esso fiume Aniene si precipita da un’altezza di 117 metri, e va giù ad inaffiare feracissima valle. Le altre cadute del fiume tra mezzo a orrendi scogli, vengon dette Grotta di Nettuno, Grotta delle Sirene, Cascatelle, ed il tutto insieme riunito, forma un quadro pittoresco e meraviglioso assai che sorprende. — Altri luoghi di momentanea villeggiatura, e per la caccia, sono Ostia, e Fiumicino, ove il Tevere imbocca nel mare.