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gono un magnifico cornicione. Ritornando al Corso si osserva il (V.) Palazzo Sciarra. E di nuovo deviando per poco a destra, si và alla Chiesa di S. Ignazio a 3 navi, che s’incominciò nel 1626, dove sono Cappelle superbe, e magnifici quadri. Vi è annesso il (V.) Collegio Romano. Seguitando a camminare per il Corso, a sinistra mirasi la bella Chiesa di S. Marcello fondata nel 305, ed ha 10 cappelle con quadri squisiti, e così l’altra a destra di S. Maria in Via Lata a 3 navi, ove vuolsi che abitassero S. Pietro, e S. Paolo. Più innanzi è il sontuoso Palazzo Doria (v. Musei), e dopo viene quello di Venezia (v. Palazzi). Poco appresso deviando a destra, puotesi osservare il bel Tempio del Gesù incominciato nel 1575 con architettura del Vignola, e con maestosa cupola dipinta dal Baciccio. È una delle più grandi e ricche chiese di Roma, adorna di stucchi dorati, di scolture, di quadri di pregio, con pavimento di marmo, con 10 superbe cappelle, delle quali sontuosissima è quella di S. Ignazio, che fra le gemme, e rarità, mirasi un globo che tiene il Padre eterno, tutto di lapislazzuli il più bello e grande che siavi visto. La statua di S. Ignazio è fusa in argento. Annessa al Tempio evvi la grande Casa professa dei RR. PP. Gesuiti. Non molto distante al Campidoglio è l’altro Tempio di S. Maria in Aracoeli a 3 navi sostenuta da 24 colonne. Nell’altar maggiore è l’Immagine di Maria SS. che si estima una di quelle dipinte da S. Luca. Vi sono 24 Cappelle, e rari Depositi. Annesso vi è il vasto Convento dei PP. Minori Osservanti, i quali spesso recano presso gl’infermi gravi, un miracoloso Bambino. Scendendo dal Campidoglio al Foro Romano, oggi detto Campo Vaccino, prima di giungervi si può vedere il Carcere Mamertino e Tulliano di tutti pezzi di peperino uniti senza cemento; porzione di esso giace sotterra. Vi morì di fame l’empio parricida Giucurta Re di Numidia 106 anni innanzi l’Era Volgare; e Cicerone vi fece strangolare Lentulo, Cetego e Statilio, complici della congiura di Catilina, e vi fu ucciso il crudele Sejano, infame Ministro di Tiberio.