Pagina:Colpo d'occhio a Roma.djvu/38


37


Tra i grandi Arcispedali Romani, viene appresso quello del SS. Salvatore in S. Giovanni in Laterano, eretto nel 1216 dal Cardinale Giovanni Colonna, ed ampliato da Alessandro VII. La sua più grande Sala capace di 201 letti quando vi sono le terze file, è lunga palmi 395, larga 37, alta 38, e fra tutte le Sale, alcune divise dalle altre dalla pubblica via, possono capire letti 578, e vi sono 27 e più finestroni. Vi si raccolgono le sole donne febbricitanti, scorbutiche, tisiche, croniche, che vengono assistite da 36 Suore della Misericordia dette Ospitaliere, fondate nel 1821 dalla Principessa D. Teresa Doria Pamphyilj.

L’Arcispedale di S. Giacomo in Augusta al Corso, detto degli Incurabili venne fondato nel 1388 dal Cardinale Giacomo Colonna, ampliato poi da Francesco Orsini, e nel 1600 dal Cardinale Anton Maria Salviati, da Gregorio XVI, e da Pio IX terminato nel 1849. Pio VII vi aggiunse la Clinica Chirurgica, e vi sono bagni, stufe, Biblioteca, Teatro anatomico, Farmacia, Camera incisoria. Vi si ricevono malati d’ambi i sessi d’ogni ceto, con ferite, ulceri, venerei mali, ed altre chirurgiche infermità. Ha 356 letti. —

L’Arcispedale di S. Maria della Consolazione venne eretto nel 1455, ampliato nel 1660 dal Cardinal Cossa, e raccoglie tutti coloro d’ambi i sessi, che han d’uopo di pronto soccorso, siasi per ferite, per cambustoni, fratture. La più grande Sala ariosa è lunga oltre palmi 337, larga 140, e 36 e mezzo alta. È riserbata per gli uomini, e possono capirvi 122 letti. Più piccolo è il braccio che accoglie le donne. Ogni anno v’entrano di 600 a 900 pazienti, e vi esistono 156 letti.

Unito alla Chiesa di S. Rocco a Ripetta esiste un Arcispedale, ove Monsig. Riminaldi nel 1770 ottenne che vi entrassero sotto il più stretto segreto le donne prossime al parto. Ve ne entrano circa 300 all’anno, e d’ordinario i letti sono 20, coperti di cortine divisorie e celanti.