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Sono inumati in S. Pietro 134 Papi. Feste principali vi si celebrano per Pasqua, Corpus Domini, S. Pietro, Natale.

La Patriarcale Basilica Ostiense, o di S. Paolo, rimane lungi dalle mura di Roma oltre un miglio sulla riva sinistra del Tevere. Eretta da Costantino, la consacrò S. Silvestro I nel 322. Fu investita dalle fiamme il 16 Luglio 1823, e se ne riordinò la edificazione due anni appresso. Così risorse più gaja qual brillante gioiello, con 80 colonne nella retta navata. Il pavimento è ricchissimo di lastre di marmo bianco e bardiglio che incastrano preziosi dischi di fiammeggiante granito rosso d’Egitto. Le pareti sono incrostate di marmo di Carrara: il cornicione è di marmo bianco, e grandi finestre illuminano così sorprendente Tempio, ove il superbo soffitto è a cassettoni ricchi di dorati intagli. Nel mezzo della navata trasversa evvi l’antico altare papale che rimase illeso dalle fiamme, eretto nel 1285 con 4 colonne d’alabastro orientale racchiuso da balaustra di marmo e di porfido. Sotto quest’altare si serba parte dei corpi di S. Pietro e di S. Paolo. In questo Tempio, indescrivibile per la sua magnificenza, si ammirano squisiti marmi, dorature, pitture superbe anche di moderni illustri autori, e vi si contano 82 colonne di granito, ed 8 pilastri pur di granito di ordine corintio, tagliate tutte nella montagna del Sempione. Nella facciata evvi un grande musaico. La Basilica Ostiense venne abbellita oltremodo dal Sommo Pontefice Pio IX, che la consacrò il 10 Dicembre 1854, assistito da 49 Cardinali, e da 140 Arcivescovi e Vescovi. Magnifico è pure il campanile di travertino a più ordini. Alla Basilica è annesso un ampio Monistero di Cassinensi edificato nell’anno 1220.

La quarta Basilica Patriarcale, è la Liberiana di S. Maria Magqiore, così detta perchè è il più grande Tempio di quelli dedicati alla Vergine. Rimane sulla vetta dell’Esquilino, e s’innalza 177 piedi sopra il livello del mare. Ebbe origine dalla neve che sotto il Pontefice Liberio vi cadde il 5 del caldissimo Agosto 352. Ricca è di musaici, di mar-