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l’Era volgare. — L’Arco di Gallieno vicino alla chiesa di S. Vito e Modesto, è di pietra tiburtina, e vennegli dedicato da Marco Aurelio Vittore l’anno di Cristo 260. — Di prospetto alla via di S. Giorgio in Velabro, vedesi l’Arco di Giano quadrifronte, che serviva al popolo per difendersi dalla pioggia e dal sole. Ha 4 fornici, ed è tuttora rivestito di marmo greco. Ogni pilone ha 6 nicchie. — L’Arco dei Pantani, e così detto perchè in antico giaceva in paludosa situazione; uno di quelli che decoravano il foro di Augusto chiamato di Nerva, ove di fronte si vedono gli avanzi del Tempio di Marte ultore, che era uno dei più sontuosi di Roma. — Il Senato e popolo Romano per le riportate vittorie sulle barbare nazioni da Settimio Severo, e dai suoi figli Caracalla, e Geta, innalzò questo magnifico Arco trionfale sotto il Campidoglio, verso l’anno 205 dell’Era cristiana. È a 3 arcate di marmo salino con 8 colonne scanalate composite, e con basso-rilievi consunti dal tempo. — L’istesso Senato e popolo di Roma edificarono l’Arco di Tito dopo la sua morte, per la conquista di Gerusalemme. Giace al di là di S. Francesca Romana. È di marmo bianco, e per l’architettura estimasi il più bel monumento che di simil genere sia rimasto.
Si contano in Roma 148 Piazze, fra le quali le più belle sono le seguenti. Piazza del Popolo, ove capirebbero