Pagina:Colonna - Rime, 1760.djvu/34

XXX La Vita di

Tanti e sì fatti motivi di distrazione non ebbero forza di sviarla giammai dalla contemplazione delle cose celesti, alle quali sempre più colla mente accostandosi, venne in deliberazione di togliersi interamente alle brighe del Secolo, del quale abbastanza conosciute avea le vanità e gl’inganni. Nel Marzo del 1541. ella mise ad effetto sì saggia risoluzione, ritirandosi in un Monistero di Suore in Orvieto1, e di questo ivi a pochi mesi passò a quello di S. Caterina di Viterbo2, dove menando esemplare e santa vita, era altrui di eccitamento e di norma alla cristiana perfezione.

Del tempo, in cui ella lasciasse questo ritiro, non si trova indizio tra le memorie di quel secolo; egli è certo soltanto, che nell’Agosto del 1542. ella fosse tuttavia tra quel-

  1. Che di questo tempo ella si rittirasse nell’accennato Monistero, ne fa fede una Lettera del Cardinal Polo al Card. Contarini del dì 11. Aprile 1541. della raccolta mentovata not. (69), nella quale gliene dà contezza. Quod ad Illustrissimam Marchionissam Piscariae attinet….. Orvietum se recepit, ibique in Coenobium Monacharum se abdidit, quarum institut is & conversatione ita delectatur, ut cum tot Angelis se versari existimet, quae nullum ferme sermonem admittunt, nisi de Deo. Deesi perciò credere ciò essere accaduto nel Marzo precedente.
  2. Da due Lettere del Bembo scrittele a Viterbo nei mesi d’Ottobre e Novembre del 1541. Op. Bemb. Vol. 3. pag. 335. 336. e dalla mentovata Lettera di lei not. (69) a Suor Serafina Contarini.