Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
XXVIII | La Vita di |
avesse cercato di ritrarla da sì fatto proponimento, e di disporla a passare a Roma 1, siccome ella fece verso il fine di quest’anno 2.
Soggiornando ella in questa Città, di que’ tempi fioritissima di buone lettere e d’ingegni, riceveva spesse visite da’ primi Letterati, da varj Principi, e da’ Cardinali, tratti dal desiderio di conoscere, e conversare con questa gran Donna 3, tenuta la più dotta 4, e meglio costumata dell’età sua. Tra i molti il Cardinal Polo, ed il Cardi-
- ↑ Tutto ciò si rileva dalle due Lettere di lei all’Aretino addotte nella nota (63).
- ↑ Nell’Aprile del 1538. le scrive il Bembo a Roma, e perciò è da credersi, che o nella Primavera di quest’anno, o verso il fine dell’anno antecedente ella entrasse in cammino alla volta di Roma. Op. Bemb. Vol. 3. pag. 334.
- ↑ Ciò si ha nel ristretto della sua Vita, che fra quelle di Giovanna d’Aragona, del Marchese di Pescara, di Giulia Gonzaga, e di molt’altre illustri persone leggesi in un Codice a penna della famosa Libreria del Sig. Valletta in Napoli. Quali Vite contenga questo Volume, veggasi nel Giornale de’ Letterati d’Italia. Tom. 24. pag. 92.
- ↑ Che ella avesse il primo grido in Italia, ne rende testimonianza il Bembo in una sua Lettera scritta di Padova nel Gennajo 1534. a Francesco Maria Malchiavello a Vicenza, in cui volendo lodare la Sig. Caterina da Piovene di valorosa in poesia, la pareggia a Vittoria così: Ella non può esser se non valorosissima, se quel Sonetto è suo, come V. S. afferma. Il quale nel vero è tanto bello, che mi fa maravigliare grandemente. E parmi, che la Marchesa di Pescara sia non solamente a Napoli, ma eziandio nella vostra Città. Dissi Marchesa di Pescara, perciocchè è quella, che ha ora il primo grido. Op. Bemb. Vol. 3. pag. 270.