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XX | La Vita di |
Questi ed altri sì fatti pensieri ella esprimeva nella più affettuosa maniera colle sue Rime, ingegnosamente spargendole delle lodi di suo marito 1, il cui nome desiderava di rendere immortale2; e perciò ebbe a dire un erudito Scrittore, che colle sue rare, e meravigliose Rime ella fece un Sepolcro così onorevole al nome di suo marito, che finchè il mondo duri, sarà perciò sempre celebrato ed illustre tra noi3. Le molte Poesie, che la nostra Marchesana compose intorno a sì fatti argomenti ne’ primi anni di sua vedovanza esprimono sì vivamente gli affetti del di lei animo, che potè dir
- ↑ Se si eccettuino le sue Rime sacre, pochissime sono quelle, nelle quali ella non abbia preso a lodare il marito, il cui nome desiderava di rendere immortale, siccome osserva il Corso a pag. 403. nella Sposizione del Sonetto:
L’alto Signor, dal cui saver congiunte
- ↑ Dell’aver lei colle sue Rime reso immortale il nome del marito fu con molta eleganza lodata da Pierio Valeriano nella dedica del ventesimo secondo Libro de’ suoi Geroglifici.
- ↑ Francesco Agostino Della Chiesa nel Teatro delle Donne Letterate a pag. 296. dell’ediz. di Mondovì del 1620.
costanza, non l’Isola d’Ischia, di cui sotto lo stesso nome ella parla in più luoghi delle sue Rime, siccome è chiaro dagli stessi comenti del Corso a pag. 269. e 468. senzachè in questo luogo, se per lo scoglio s’intenda quest’Isola, il senso è per se chiaro e facile da intendersi; dove se vogliasi sottintendere la di lei costanza, avviene il contrario, e converrebbe dire, che ella non avesse espresso il suo pensiero colla solita sua eleganza.