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SONETTO CXC
Per farne agli altri fede, elesse, e volse
Quel primo Gaspar saggio, ond’ei disciolse
A molti poi dell’ignoranza il velo.4
L’alto suo esempio, il vivo ardente zelo,
Col qual corse a vederlo, erse, e rivolse
Gli occhi nostri al bel raggio, ch’allor tolse
Da’ petti umani ogn’indurato gelo.8
Or che rinasce in noi. di novo ha eletto
Questo Gaspar secondo a far qui fede,
Ch’ei sol può render l’uom giusto e perfetto.11
L’uno il vide mortal, ma l’altro il vede
Glorioso, e su in Ciel col vero affetto
Della mente e del cor L’adora e crede.14
SONETTO CXCI
De la grazia divina, e quel valore,
Ch’illustra l’intelletto, infiamma il core,
Con virtù sovr’umana, alta e possente;4
L’alma le voglie alor fisse ed intente
Raccoglie tutte insieme a farli onore;
Ma tanto ha di poter, quant’è ’l favore
Che dal lume, e dal foco intende e sente.8
Ond’ella può ben far certa, efficace
L’alta sua elezion, ma infino al segno,
Ch’all’Autor d’ogni ben (sua mercè piace;11
Non sprona il corso nostro industria o ingegno:
Quel corre più sicuro e più vivace,
Ch’ha dal favor del Ciel maggior sostegno.14