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SONETTO CLXXIV


A
l buon Padre del Ciel per vario effetto

     Corrono i figli suoi, tal perchè vede
     L’antico serpe a se d’intorno, e crede
     Viver sicur sotto il paterno affetto;4
Tal, perchè gran speranza alto diletto
     Li promette là su, rivolge il piede
     Dall’ombre vane al bel raggio di fede,
     Ch’a più chiaro sentier gli accende il petto;8
Ma non per nostra tema, o nostra speme
     Ei ne raccolse mai, nè mai converse
     Per tal cagion ver noi sua vera luce;11
Sol guarda in croce Lui, che ’l Ciel ne aperse,
     Vinse il serpente ed è quì nostro Duce,
     E con quel capo abbraccia i membri insieme.14


SONETTO CLXXV


S
telle del Ciel, che scintillando intorno

     Al vero Sol, col lume, ch’ei vi dona
     A lui fate di voi cerchio e corona,
     Ed egli a voi di se fa eterno giorno;4
Se ben acceso un spirto al suo ritorno
     Là su sente il desir, ch’ivi lo sprona,
     Securo in pace allor con voi ragiona,
     Com’uom, che vive lieto in quel soggiorno,8
Dicendo: almen pregate il suo bel raggio,
     Che se a voi in patria appare ardente e puro,
     A me lampeggi in queste selve ombrose:11
Onde se al mondo par torto ed oscuro,
     Sia per me dritto e chiaro il mio viaggio
     Con luci ferme agli occhi infermi ascose.14