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SONETTO CXVIII


L
’aura vital di Cristo in mezzo il petto

     Spirava a Simeon sì vera vita,
     Che con la propria sua da sè sbandita
     Stava in quella di Dio chiuso e ristretto;4
Pregando con interno, ardente affetto,
     Ch’essendo or l’alma a tanto onor gradita,
     D’abbracciar con virtù breve e finita
     L’infinito di Dio Verbo concetto;8
Andasse a’ Padri santi a dir, che ’l core
     L’adorò in terra Dio, che ’L cinse il braccio
     Fanciul umil, sol di vil fascia adorno.11
Il qual, poi che di lume, grazia, e ardore
     Fatto avria chiaro il mondo, a far lor giorno
     Andrebbe, e a sciorgli dell’antico laccio.14


SONETTO CXIX


V
eggio d’alga e di fango omai sì carca,

     Pietro, la rete tua, che se qualche onda
     Di fuor l’assale, o intorno la circonda,
     Potria spezzarsi, e a rischio andar la barca;4
La qual, non come suol leggiera e scarca,
     Sovra ’l turbato mar corre a seconda;
     Ma in poppa e ’n prora, all’una e l’altra sponda
     È grave, sì ch’a gran periglio varca.8
Il tuo buon successor, ch’alta cagione
     Dirittamente elesse, e cor e mano
     Move sovente per condurla a porto;11
Ma contra il voler suo ratto s’oppone
     L’altrui malizia, onde ciascun s’è accorto,
     Ch’egli senza ’l tuo aiuto adopra in vano.14