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SONETTO CX


Q
uando vedeste, Madre, a poco a poco

     Al Figliuol vostro il vivo almo splendore
     Fuggir dagli occhi, e ’n sua vece l’amore
     Sfavillar d’ogn’intorno ardente foco;4
Credo che i vostri spirti andar nel loco
     Dei suoi, per riportarne al vostro core
     Quei, che v’eran più cari, ma brevi ore
     Furon concesse al doloroso gioco;8
Che la morte gli chiuse; onde s’aperse
     La strada a noi del ciel, prima serrata
     Mille e più lustri da la colpa antica.11
Lo scudo de la fede in voi sofferse
     Il mortal colpo, onde ogni alma ben nata
     Nel favor vostro sua speme nudrica.14

SONETTO CXI


M
entre la Madre il suo Figlio diletto

     Morto abbracciava, nel fido pensero
     Scorgea la gloria del trionfo altero,
     Ch’ei riportava d’ogni spirto eletto.4
L’aspre Sue piaghe, e ’l variato aspetto
     L’accresceva il tormento acerbo e fero;
     Ma la vittoria dell’eterno impero
     Portava all’alma novo alto diletto.8
E ’l sommo Padre il secreto le aprio
     Di non lasciar il Figlio, anzi aver cura
     Di ritornarLo glorioso e vivo.11
Ma perchè vera madre il partorio,
     Certo è che infino alla sua sepoltura
     Sempre ebbe il cor d’ogni conforto privo.14