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SONETTO X
Prima che ’l vostro caldo interno vento
M’apra l’aria d’intorno, qualor sento
Vincer da nuovo ardor l’antico male. 4
Che giunga all’infinito opra mortale,
Vostro dono è, però che in un momento
La può far degna; ch’io da me pavento
Di cader col pensier, quand’ei più sale. 8
Bramo quel raggio, di che ’l ciel s’alluma,
Che scaccia dense nebbie; e quella accesa
Secreta fiamma, ch’ogni giel consuma: 11
Perchè poi lieve al caldo, ed alla bruma,
Tutta al divino onor l’anima intesa,
Si mova al volo altero in altra piuma. 14
——
SONETTO XI
Della prima cagione; e che superna
Virtù ne vegge, acciò che l’uom discerna,
Che ’l valor di là su tutto comprende. 4
Quì solo mira il saggio, e non s’accende
Al vero ardor con la sua parte interna;
Ma sol l’infiamma quella umile eterna
Pietà, che ’n croce sol se stessa offende. 8
Questa può far prigion l’alto intelletto,
Legar l’altera voglia, e questa insieme
Discioglie i nodi a ciascuna alma intorno; 11
Questa ogni van desio sgombra del petto,
E lo riempie di verace speme,
Che gli promette un sempiterno giorno. 14