Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
85 |
SONETTO VIII
Con l’orecchie e con gli occhi avidi intenti,
E con le faci in man vive ed ardenti
Aspetti il caro Sposo e lieta e presta; 4
Per onorarlo riverente onesta,
Avendo al cor gli altri desiri spenti;
E brami l’amor suo, l’ira paventi;
Sicch’ei mi trovi al gran bisogno desta. 8
Non ch’io sol prezzi i suo doni infiniti,
E le soavi sue alte parole;
Onde vita immortal lieto m’offerse; 11
Ma perchè la man santa non m’additi,
Dicendo: Ecco la cieca, che non scerse
Fra tanti chiari raggi il suo bel Sole. 14
——
SONETTO IX
Rende ’l petto fedel lieto e sicuro,
Si dissolve per grazia il ghìaccio duro,
Che sovente si gela intorno ’l core; 4
Sento ai bei lampi del possente ardore
Cader delle mie colpe il manto oscuro,
E vestirmi in quel punto il chiaro e puro
Della prima innocenzia, e primo amore. 8
E se ben con secreta e fida chiave
Serro quel raggio; egli è schivo e sottile,
Sicch’un basso pensier lo scaccia e sdegna. 11
Ond’ei ratto sen vola; io mesta e grave
Rimango; e prego ’l, che d’ogni ombra vile
Mi spogli, acciò più presto a me sen vegna. 14