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STANZA I


Quando miro la terra ornata e bella
   Di mille vaghi e odoriferi fiori;
   E siccome nel Ciel luce ogni stella,
   Così splendono in lui vari colori;
   Ed ogni fiera solitaria e snella
   Mossa da natural instinto, fuori
   De’ boschi uscendo, e delle antiche grotte
   Va cercando il compagno giorno e notte;


STANZA II


E quando miro le vestite piante
   Pur di bei fiori, e di novelle fronde,
   E degli uccelli le diverse, e tante
   Odo voci cantar dolci e gioconde;
   E con grato romor ogni sonante
   Fiume bagnar le sue fiorite sponde;
   Talchè di se invaghita la Natura
   Gode in mirar la bella sua fattura;


STANZA III


Dico, fra me pensando: quanto è breve
   Questa nostra mortal misera vita;
   Pur dianzi tutta piena era di neve
   Questa piaggia or sì verde, e sì fiorita;
   E d’ un’ aer turbato, oscuro e greve
   La bellezza del Ciel era impedita;
   E queste fiere vaghe ed amorose
   Stavan sole fra monti, e boschi ascose.