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UNA MASCHERATA DI CARNEVALE
ossia
I SOTTERFUGI
I.
Ogni volta che Cesarino andava o tornava dalla scuola, aveva preso il vizio di fermarsi a tutte le cantonate per leggere i cartelli dei teatri.
Questa era la sua gran passione.
E se per caso i cartelli annunziavano qualche commedia tutta da ridere, allora Cesarino cominciava subito a spappolarsi dalle risa, tale e quale come se si fosse trovato in teatro.
Un giorno (sul finire di carnevale) gli venne fatto di leggere un gran cartellone che diceva così:
R. TEATRO PAGLIANO
Domenica sera gran FESTA DI BALLO
con ingresso alle Maschere.
La mascherata che sarà giudicata
più bella e più sfarzosa
riceverà un premio di Cento lire.
Appena letto quel cartello, il nostro Cesare non ebbe più bene di sè.