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— Signor maestro, che fa smettere Collodi?

— Che cosa ti fa Collodi?

Mangia le ciliege, e poi mi mette tutti i noccioli nelle tasche del vestito.

Allora il maestro scendeva dal suo seggio: mi faceva sentire il sapore acerbo delle sue mani secche e durissime, come se fossero di bossolo, e mi ordinava di cambiar posto.

Dopo un’ora che avevo cambiato posto, ecco un’altra voce che gridava:

― Signor maestro, che fa smettere Collodi?

— Che cosa ti fa Collodi?

— Acchiappa le mosche e poi me le fa volare dentro gli orecchi. —

Allora il maestro, dopo avermi dato un altro saggio della magrezza e della durezza delle sue mani, mi faceva mutar posto daccapo.