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― Italia come?...

― Italia.... da una parte.

― Non è precisamente così, ma dirai meglio un’altra volta. Eccoti intanto dieci meriti, per la franchezza con la quale hai risposto a tutte le mie domande. ―

«Agli esami della fin dell’anno, il bravo Masino si fece moltissimo onore, e il suo babbo e la sua mamma gli regalarono venti pasticcini e un panforte di Siena.»


Il racconto di Masino finiva con queste parole; e l’autore, tutto contento del suo capolavoro, ne fece offerta a parecchi giornali: ma nessuno volle accettarlo. I più benigni si contentarono di ridergli in faccia. Allora il nostro amico si consolò dicendo:

― Peccato che nessuno abbia voluto pubblicarmi questo Racconto! Che bella lezione sarebbe stata per i genitori brontoloni e per i maestri tiranni!... Ma ci vuol pazienza! Oramai è destino che tutti i ragazzi, con la scusa di farli studiare, debbano essere sempre perseguitati!... ―


E ora io domando a voi, miei cari e piccoli lettori: vi par’egli che si possa essere più svogliati e più irragionevoli di quella birba di Masino?...