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di condurre noialtri ragazzi al teatro, vanno sempre alla commedia e alla farsa: e loro mi fischierebbero di certo. O non sarebbe più liscia se scrivessi invece un bel raccontino, da mettersi su i giornali? Così mi salverei dal pericolo dei fischi, e se mi scappasse qualche sproposito nessuno ci guarderebbe, perchè il babbo dice sempre che i giornali sono pieni di spropositi e di notizie false. Sì, sì: voglio provarmi e subito.

Detto fatto, il nostro Masino si chiuse in camera: e presa la penna e un foglio di carta, cominciò il suo racconto con questo titolo:


UN RAGAZZINO MODELLO



PRIMO CAPITOLO DEL RACCONTO.


Come dovrebbero essere le mamme, quando correggono i loro figliuoli.


Masino era il più buon figliuolo di questo mondo. Il suo babbo e la sua mamma lo sgridavano sempre, e lui li lasciava sgridare: il suo maestro, per cavarsi il gusto di punirlo, gli levava la colazione, e lui per prudenza faceva colazione prima di andare a scuola.

Ma venne finalmente un giorno, in cui i suoi genitori e il suo maestro si accorsero d’avere un gran torto a fargli sempre de’ rimproveri, e allora le cose andarono di bene in meglio.

Quando Masino qualche volta si dimenticava di lavarsi le mani e il viso, la sua mamma, invece di sgridarlo, cominciò a dirgli:

— Bravo Masino! Vedo che non ti sei lavato nè il viso