Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 216 — |
— Babbo mio.... ajutatemi.... perchè io muojo!... —
E il padre e il figliuolo erano oramai sul punto di affogare, quando udirono una voce di chitarra scordata che disse:
— Chi è che muore?
— Sono io e il mio povero babbo!
— Questa voce la riconosco! Tu sei Pinocchio!...
— Preciso: e tu?
— Io sono il Tonno, il tuo compagno di prigionia in corpo al Pesce-cane.
— E come hai fatto a scappare?
— Ho imitato il tuo esempio. Tu sei quello che mi hai insegnato la strada, e dopo te, sono fuggito anch’io.
— Tonno mio, tu capiti proprio a tempo! Ti prego, per l’amore che porti ai Tonnini tuoi figliuoli; ajutaci, o siamo perduti.