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babbo?» e io gli dissi: «Magari! ma chi mi ci porta?» e lui mi disse: «Ti ci porto io» e io gli dissi: «Come?» e lui mi disse: «Montami sulla groppa» e così abbiamo volato tutta la notte, poi la mattina tutti i pescatori che guardavano verso il mare mi dissero: «C’è un pover’omo in una barchetta che sta per affogare» e io da lontano vi riconobbi subito, perchè me lo diceva il core, e vi feci segno di tornare alla spiaggia....

— Ti riconobbi anch’io, — disse Geppetto — e sarei volentieri tornato alla spiaggia: ma come fare? il mare era grosso e un cavallone m’arrovesciò la barchetta. Allora un orribile Pesce-cane che era lì vicino, appena che m’ebbe visto nell’acqua corse subito verso di me, e tirata fuori la lingua, mi prese pari pari, e m’inghiottì come un tortellino di Bologna.

— E quant’è che siete chiuso qui dentro? — domandò Pinocchio.

— Da quel giorno in poi, saranno ormai due anni: due anni, Pinocchio mio,... che mi son parsi due secoli!

— E come avete fatto a campare? E dove avete trovata la candela? E i fiammiferi per accenderla, chi ve li ha dati?

— Ora ti racconterò tutto. Devi dunque sapere che quella medesima burrasca, che rovesciò la mia barchetta, fece anche affondare un bastimento mercantile. I marinaj si salvarono tutti, ma il bastimento colò a fondo e il solito Pesce-cane che quel giorno aveva un appetito eccellente, dopo aver inghiottito me, inghiottì anche il bastimento....

— Come? Lo inghiottì tutto in un boccone?... — domandò Pinocchio maravigliato.