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— Benissimo: come un topo in una forma di cacio parmigiano.

— Lo dici proprio sul serio?

— E perchè dovrei dirti una bugia?

— Scusami, amico: e allora perchè tieni in capo cotesto berretto di cotone, che ti cuopre tutti gli orecchi?

— Me l’ha ordinato il medico, perchè mi son fatto male a un ginocchio. E tu, caro Pinocchio, perchè porti codesto berretto di cotone ingozzato fin sotto il naso?

— Me l’ha ordinato il medico, perchè mi sono sbucciato un piede.

— Oh! povero Pinocchio!...

— Oh! povero Lucignolo!...

A queste parole tenne dietro un lunghissimo silenzio, durante il quale i due amici non fecero altro che guardarsi fra loro in atto di canzonatura.

Finalmente il burattino, con una vocina melliflua e flautata, disse al suo compagno:

— Levami una curiosità, mio caro Lucignolo: hai mai sofferto di malattia agli orecchi?

— Mai!... e tu?

— Mai! Per altro da questa mattina in poi ho un orecchio che mi fa spasimare.

— Ho lo stesso male anch’io.

— Anche tu?... E qual è l’orecchio che ti duole?

— Tutti e due. E tu?

— Tutti e due. Che sia la medesima malattia?

— Ho paura di sì.

— Vuoi farmi un piacere, Lucignolo?

— Volentieri! Con tutto il cuore.

— Mi fai vedere i tuoi orecchi?