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chi crescevano, crescevano, crescevano e diventavano pelosi verso la cima.
Al rumore di quelle grida acutissime, entrò nella stanza una bella Marmottina, che abitava il piano di sopra: la quale, vedendo il burattino in così grandi smanie, gli domandò premurosamente:
— Che cos’hai, mio caro casigliano?
— Sono malato, Marmottina mia, molto malato.... e malato d’una malattia che mi fa paura! te ne intendi tu del polso?
— Un pochino.
— Senti dunque se per caso avessi la febbre. —
La Marmottina alzò la zampa destra davanti: e dopo aver tastato il polso a Pinocchio, gli disse sospirando:
— Amico mio, mi dispiace doverti dare una cattiva notizia!...
— Cioè?
— Tu hai una gran brutta febbre!
— E che febbre sarebbe?