Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 127 — |
chio non seppe più resistere, e fatto un animo risoluto, disse:
— Pazienza! Vi porterò la brocca fino a casa! —
La brocca era molto pesa, e il burattino, non avendo forza di portarla colle mani, si rassegnò a portarla in capo.
Arrivati a casa, la buona donnina fece sedere Pinocchio a una piccola tavola apparecchiata, e gli pose davanti il pane, il cavol fiore condito e il confetto.
Pinocchio non mangiò, ma diluviò. Il suo stomaco pareva un quartiere rimasto vuoto e disabitato da cinque mesi.
Calmati a poco a poco i morsi rabbiosi della fame, allora alzò il capo per ringraziare la sua benefattrice: ma non aveva ancora finito di fissarla in volto, che cacciò un lunghissimo ohhh! di maraviglia, e rimase là incantato, cogli occhi spalancati, colla forchetta per aria e colla bocca piena di pane e di cavol fiore.
— Che cosa è mai tutta questa meraviglia? — disse ridendo la buona donna.