Prego che un Torquatino 170Presto in grembo alla Madre
Scherzi, e le sue man tenere
Indi porgendo al Padre,
Dolce rida ver lui con labbricino
Mezzo fra chiuso, e aperto, 175Già in conoscerlo esperto.
Porti nel volto espressa
Del Genitor l’idea,
E per prole di Manlio
Anche chi nol sapea 180Tosto il ravvisi alla sembianza istessa,
E l’onestà materna
Nel suo volto si scerna.
Dalla Madre pudica
Tal grido abbia la prole 185Di sua non dubbia origine,
Qual è l’onor, che suole
Per la gran Madre sua donare antica
Fama al figlo d’Ulisse
Tanto dapoi ch’e’ visse. 190Or voi l’uscio chiudete,
Vergini, assai cantammo:
E voi, Coppia gentil, lieti vivete.