Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
108 |
SONETTO XIV.
Amen.
Così fia, così fìa: mi dice il core
Al sommo Cielo le tue preci andaro,
E sì di Dio le viscere toccaro,
4Ch’egli piegossi al tuo supplice ardore.
Quando ei vede dall’alma uscirne fuore
Fiammelle d’olocausto intero, e raro
Per l’uomo, suo, diletto pegno, e caro
8Che non farà l’Onnipotente Amore?
Se contra me staranno armi, ed armati
E sorgeranne incontro aspra tempesta
Non saranno miei spini abbandonati.
12Che benché da me nulla io possa o vaglia.
Iddio co’ doni suoi, alti, e beati
Fa, che con lui in bella speme io saglia.
FINE.
LIBRI VARJ
FIRENZE
In conseguenza di altra Memoria dello stesso Autore che la medesima Accademia aveva coronato Nel 1805. per la descrizione sistematica