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SONETTO VI.
Nome che di letizia alma trabocca,
E pien di grazie penetra nell’alme;
Nome riportator di mille palme
4Sigillo sia per sempre alla mia bocca.
Quando soavemente il cuore ei tocca,
Alleggerisce le gravose salme:
Nell’alma stende dilettose calme
8Quando dolce suonando ei fuor ne scocca.
Cantisi al cominciar d’ogn’opra, e ancora
Cantisi nel bel mezzo, e sulla fine:
Che il suo bel suono l’anima innamora.
12Che al nome di Gesù tutto s’inchine,
Nome che tutto tempra, ed avvalora,
Son d’alta provvidenza arti divine.
SONETTO VII.
Adveniat regnum tuum.
Faccian quanto si vuol provincie e Regni
Per stabilir la lor terrena sede;
Che la sorte alle cose non tien fede;
4Gl’indegni esalta, e non conosce degni.
Ciò vuole Iddio perchè a più alti segni
Il cuor si levi, e sì da quel che vede
Faccia ragione a ciò che spera e crede;
8Che provvidenza altissima alfìn regni;
Che tutto agguaglierà con giusta libra
Nel regno suo, che verrà in fin del mondo.
Ai meriti donando e premi, e pene .
12Venga il tuo regno, o Dio, o nostra spene;
Regni nel mondo il tuo saver profondo,
E giustizia, che tutto affina, e cribra.