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no al re di Persia soggetti, e che comunemente chiamavansi Tartari; benchè col nome particolare di Calmucchi dagli altri si distinguessero1.

Nè parendogli ancora di aver sino a qui commessi errori abbastanza, come se delle orde parlando, e de’ Seri, e de’ Calmucchi, avesse colla sua profonda dottrina recate sicure cognizioni al mondo, entra ad affermare colla scorta della storia della navigazione da lui allegata, che dalla Taprobana ancora viene la seta, ivi da’ vermicelli sugli alberi fabbricata, e da que’ popoli raccolta: indi fattosi beffe di Virgilio, il quale asserisce, che i Seri pettinavano le lane degli alberi, dice, che questi non fanno obbiezione, o contrasto alla sua opinione.

Prima d’ogni altra cosa parmi, che cotesto maestro dell’universo dovesse definire e stabilire la vera situazione della Taprobana, di cui tanti ed antichi, e moderni geografi hanno avuto cosi varj pareri; benchè il Moreri, ed il Martinière affermino, questa essere l’Isola di Ceylan, dalla quale veramente il Savary nell’ultima edizione dice, che oltre

  1. Sono i Calmucchi una nazione errante, solita ad abitare fra’ gr. 50 e 60, di latit. Settentr, ove, come vedremo, non può raccogliersi seta.