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222 | lettera |
co duca di Würtemberg, principe degno d’ogni lode, ha stabiliio nelle sue terre ed il nodrimento de’ vermi da seta, e le manifatture di tale materia; ed i successi ne sono stati così felici in questo principio, che sono stati costretti a confessare, esser profittevole quest’impresa, coloro medesimi, i quali per l’addietro ne condannavano il consiglio, fondati sopra il freddo del paese di Alemagna”. Anche il celebre Giovanni Bauhino, la cui bella storia delle piante fu solamente pubblicata molti anni dopo la sua morte, come abbiamo accennato nel tomo primo di queste lettere 1, parla come di una nuova impresa, e non da altri lentata prima nel suddetto ducato, della introduzione de’ mori ivi procurata dal duca Federico, il quale ne fece trasportar colà molti dall’Italia.
Non vi fu di fatto forse alcun principe, che salisse più alto con le sue speranze, di questo duca, nè che più si lusingasse di poter arricchire col prodotto della seta gli stati suoi. Quanto venisse egli dalle lusinghe del
- ↑ Tom. I. pag. 380.Fiorì egli dopo la metà del secolo XVI. Fu professore di notomia, e di Botanica; medico del duca di Würtemberg, e di altri principi della Germania, e morì l’anno 1615.