Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/177


169

LETTERA VIII.



Debole materia sembrerà forse ad alcuno, ch’io inviti VV. SS. Illustriss. a riflettere, qual progresso abbia fatto quasi per tutta l’Europa la manifattura delle calze di seta. Tale però non parrà certamente a chiunque vorrà considerare, esser questo un capo nel commercio, che porta ciascun anno a’ Genovesi, ed a’ Francesi alcuni milioni; e che la Francia sola provedendosene da sè, risparmia un milione di scudi, ch’ equivagliono a’ nostri ducati correnti, ch’essa spendeva, quando le calze di seta non venivano usate da altri, che da’ principali personaggi, e da’ più ricchi. Quanto più non ispenderà al presente, che l’uso è divenuto cotanto universale, che se ne vestono gli stessi servidori ed i lacchè? Considerate, ch’essa ne manda gran quantità fuori del regno, e se le fa pagar molto bene da tutte le nazioni,