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settima 143

spensione di lavori non correndo il danaro, come soleva, si pate anche, come ho detto, gravissimamente; e perciò l’anno passato vogliono, che fosse negato a S. M. un sussidio, che domandava per le cose di Fiandra di duecento mila scudi.”

Accenna l’autore alcune violenze, che cagionarono in Napoli diversi tumulti pericolosi; indi ripiglia:

„Ma se ha perduto di riputazione, (il vicerè) in questo ha poi accresciute l’entrate di S. M. colla nuova gabella della seta, che importa circa centomila scudi l’anno; e con quella delle carte da giuoco, che s’affitta scudi ventimila, se però colle conseguenze, che si sono considerate di sopra, questo accrescimento d’entrata, massime della seta, può aversi per accrescimento tale, che non sia forse per apportare diminuzione”.

In tal guisa gl’indiretti fini d’un ministro, ricoperti col nome di vantaggi del re, fecero gravissimo pregiudizio alle speranze, ed agli studj dello stesso re, il quale cogli occhi suoi proprj a guisa di padre guardava il bene de’ sudditi suoi: ed ecco distrutta l’opera, e l’attenzione di secoli.

Permettano V. S. Illustrissime ch’io qui

Zanon. Vol. II 10