Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
120 |
LETTERA VI.
Colla precedente mia avranno Vy. ss. Illustrissime veduto, quanto si lusingava Enrico il Grande di ristorare, ed arricchire il suo regno coll’introduzione della seta; ma gravissimi contrasti, e non leggiere controversie trovarono i suoi savj pensamenti. Imperciocchè l’interesse de’ privati ha sempre la sua fazione che il favorisce e difende; laddove pochi sono i difensori, e fautori del bene universale. Per la qual cosa il re nelle sue idee disturbato, ebbe che fare, e che dire ad opporsi alle fantasie de’ particolari uomini, ed ai gareggiamenti de’ suoi proprj sudditi.
I mercanti di Lione1, che sulle sete da loro nell’Italia provvedute si prendevano molto vantaggiosi arbitrj, affermavano, che
- ↑ Julii Caesaris Boulengeri Hist. lib. X. pag. 323.