la, figliuola di Lodovico Pio imperadore, e moglie di s. Everardo duca del Friuli nel nono secolo. Alla sinistra vedesi una donna addolorata, che viene creduta la Beata Vergine, comecchè non abbia il disco, o nimbo, che il capo le circondi. I vestimenti dell’upa figura, e dell’altra sono a vergato, e a rete; e nota esso canonico, che si riscontrano appunto con altre figure de’ tempi di Gisla. Il drappo di Maria Vergine è più semplice, essendo semplici le righe, com’è tutta la veste; quella della principessa è un poco più lavorata, e dal fianco al piede, per
un terzo in circa, è ornata con un gherone nell’estremità ricamato, ed ornato di gemme. Il diligentissimo ed eruditissimo signor canonico un’altra curiosa pittura ci conservò, che fu poi miserabilmente cancellata, come s’è fatto, e si segue tuttavia a fare per tutta l’Italia, con discapito irreparabile de’ monumenti antichi, da’ quali trar si possono tante, e così vaghe, ed utili cognizioni. Nel coro sopra i sedili de’ canonici fra le altre ed antiche pitture vi erano quattro figure rappresentanti il Battesimo secondo il rito della immersione. Vedesi in un congo o bottaccio una donna adulta nuda; il diacono con un libro nella sinistra, che la destra sul