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che Tassomigliai a quelli istrioni che rappresentano Ercule ne le tragedie, che pareno terribili e robusti con quelle grandi e grosse mazze in mano, e infine sono pieni di stoppa li lor abiti, e le lor mazze di carta e sono vote drento. Or guar- dando questa tua clava, che cosí solida e grave la vedo, me ne son ricordato e mosso a riso.

Ercule. Io ne ho preso anch’io piacere piú volte, quando ho veduto tali spettaculi, ove mi hanno si contraffatto, che’l m’è parso alcuna volta d’esser io; tuttavia, levata la mascara, non riescono a la mostra. Però ben dice il proverbio: «Non tutte le mazze sono di Ercule». Ma-dimmi, come andò quella disputa che giá facesti con quelli fisici, per la quale tanto riso intendo si levò ne le scòle?

Esopo. Voglio dirtelo. Erano in contesa li filosofi di Grecia per non si accordare in trovare li principi e le cause de le cose naturali. Io mi feci inanzi e scopersi il volto a la Ve- ritá, la quale avea menata con me: ove in tanta furia di parole si levorono contra la meschina, che se ’l non fusse stato ch’io subito l’ascosí, l’ariano morta. Onde io dissi loro ch’io sa- peva la conclusione di quello si disputava, narrandoli che Caribdi appresso Sicilia, il qual prima sorbe e poi rutta l’acqua, una volta sorbi li monti, la seconda le isole, a la terza nel ruttare buttò fòra la terra, la qual ora abitiamo. Allora udito questo, tanto riso si levò ne la turba, che fu cosa mirabile, parendo a’ circunstanti che ’l fusse ben fatto, comeché a le gran falsitadi et errori miglior rimedio non sia che porvi al rincontro una espressa e gran busia: come un amico mio greco giá fece, che disse esser giá diventato asino e altre volte con le navi esser stato, e aver visso bon tempo asino quindici giorni nel corpo di un grandissimo pesce.

Ercule. Oh come ben facesti ! Ma ti so ben dire che come entriamo ne la regai corte, bisogna che di simili rimedi ti apparecchi, perché qui fanno de le orecchie come si fa dei vasi rotti e vecchi, ne li quali tutte le cose ci si mettono, eccetto quelle che necessarie sono. Onde bisogna che tu ti armi o che tu stia tacito e paziente.