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VII APPENDICE Lettere famigliari e di negozi. Abbiamo riunito in quest ’Appendice, ordinandole cronologica- mente, varie lettere volgari del nostro Autore, pubblicate qua e lá alla spicciolata, in edizioni ormai rare e non facili a trovarsi. Cosi questa silloge di 26 lettere «extravaganti» (oltre il Testa- mento, che abbiamo creduto conveniente di ripubblicare, non solo come attestazione e sintesi di una nobile vita densa di azione e di pensiero, ma anche come opera d’arte, pervasa di umanitá e di sinceritá) viene ad aggiungersi degnamente alle altre due, che diedero materia alle monografie del Negri giá citate: Le missioni di P. C. a papa Alessandro VI (18 lettere) e Milano, Ferrara e Im- pero durante l’impresa di Carlo Vili in Italia (50 lettere). For- mano in complesso un documento insigne dell’attivitá artistica e dell’abilitá diplomatica e politica del pesarese: alla cui piena cono- scenza ci auguriamo possa presto concorrere la pubblicazione di parecchie altre lettere, che giacciono ancora inedite e mal note negli Archivi di Firenze, di Modena e di Mantova. I. A Cesare Nappi: a Bologna, s. d. [1472 o ’73]. (R. Bibliot. Univ. di Bologna, cod. 52, Busta II, n. 1: Palla- dium eruditimi, zibaldone autografo dello stesso Nappi, c. 273 d); ediz. C. Malagola, Della vita e delle opere di Antonio Urceo detto Codro. Studi e ricerche , Bologna, Fava e Garagnani, 1878, pp. 505-6. La lettera, tutta scherzosa, allude a un dono di gustosi gran- chi, fatto dal Nappi al Collenuccio, allora giudice del Podestá in Bologna. — Sull’amicizia cordiale tra questi due umanisti, di cui molte traccie si rinvengono in questo «zibaldone», vedasi quel che ne ho detto piú addietro, a proposito degli Apologi.