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356 NOTA da secoli i suoi sonni tranquilli, ebbe certo la buona intenzione di darne un testo corretto, quale poteva risultare da un’oculata fusione delle due edizioni antiche, che aveva a sua disposizione. Ma anch’egli, quando si trovò di fronte a qualche passo guasto o lacunoso, nel quale non era facile raccapezzarsi, non si fe’ scrupolo di manometterlo e di modificarne radicalmente la struttura formale, con quella stessa serena indifferenza, con cui molti anni prima il primo divulgatore della fama di Pandolfo in Italia, Giulio Perticari, aveva raffazzonato a tutto piacer suo l’austera e bronzea Canzone alla Morte.

L’arguto dialogo collenucciano ritrovò poi la sua simpatica veste antica nell’edizione Daelli del 1864: nella quale però le difficoltá e le incongruenze del testo dell’edizione originale del 1517, materialmente riprodotta con tutti i suoi errori e le sue manchevolezze, rimangono purtroppo indisturbate a discapito dell’opera, che vi perde di snellezza e di agilitá.

Fortunatamente ci resta il codice Estense, il quale ci consente di colmare tutte le lacune rimaste nel testo, di correggere tutti gli errori e gli strafalcioni che hanno sin qui inquinato le edizioni di questo dialogo. Di quanto questo manoscritto si avvantaggi su tutte le stampe antiche, risulterá provato dai seguenti esempi, che scelgo fra i molti che potrei produrre1:

Edizz. Cod. Estense
Tu me fai per certo parer un’altra, ch’io non sono, o io non intendo me medema, o pure forsi puole essere che io non intendo te: parla piú chiaro. Tu mi fai per certo parer un’altra ch’io non sono, o io non intendo te; fami una gratia, parla piú chiaro.
... io credo che al mondo non sia la piú vacua di quelle cose che li bisogni, de te, essendo si bene armata de ignoranza. ... io credo che al mondo non sia la piú vacua di quelle cose che li bisogni, di te: nè me maravelgio se tu manchi de iuditioy essendo si bene armata de ignoranza.
  1. Altre lezioni corrette del cod. estense in confronto alle edizz., registro qui in nota: «Edizz. che è alto e predica, Cod. che exalta e predica; a chi in gran miseria, anzi in gran miseria; se avesseno possuto, se avesseno pesato; brusca, bruca; sorenito, schernito; falsitá di vizio, falsitá di indizio; digno vituperio, d’ogni vituperio; alla universitá repubblica, alla universa repubblic(i; in uno commesso de grandi, in un consesso de grandi homini; per uno suo merito, per vero suo merito
    in questa etá qual fate, in questa etá qual sete; me volino, me voltarò; se difende, se diffonde, ecc.