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ditto casale, et ènne ben informato Giovan Battista da le Carte, che fu el mezzano a farmelo vendere. Ditto casale costò in tutto 1700 lire: io ne ho pagato 600 a Cesare Cristina che mel vendette. Messer Iacomo dal Sagrato li ha rason sopra per 500 lire; sopra ditto casale adonca siamo tri che avemo rasione: nui per 600 lire, Cesare Cristina per 600, messer Iacomo del Sagrato per 500. Que- sta cosa bisognará destrigar in modo, che se altri el comprará tutto, a voi toccará 600 lire da colui che comprará. In questo mezzo vui starete in possessione: vui ce avite li frutti, ma biso- gnerá pagar 30 lire l’anno a messer Iacomo, che seria troppa gravezza; si che questa materia se vorrá destrigar al meglio pori te. Tutto fari te con aiuto e consiglio de messer Ioan Fran- cesco dal Canale e del ditto notario ser Iacomo da Sávana mio compare. Per dare qualche mio ricordo circa a la forma e modo del viver de madonna Lauretta e de vui, e per supplire a qualche debito e vedere de conservar piú che se pò quel poco de stabile che gli è, darò questo mio parere che me par bono.

Non è dubio che se vui volesti stare adesso tutti a Ferrara, non ce essendo io che aveva la provvisione e modo a pigliare de’ partiti, che vui moriresti de fame e saresti molestati per li pa- lazzi, onde el bisognaria pigliar partito prima a le persone pel vivere. E però lauderia che madonna Lauretta se reducesse con le sue cose appresso la illustrissima madonna Laura da Gonzaga, ovvero appresso madonna Francesca Torella a Mantua, ché ognuna de loro la torrá voluntiere et arálla per cara compagna: ovvero appresso la illustrissima madonna Genevra di Bentivogli, che l’ama cordialmente; et in uno di questi lochi starse con l’animo repo- sato piú che la potrá, e vivere fin che Dio vòle. Messer Annibaie se stia a Pesaro a li soi benefici ovvero in Corte di Roma e a quello esercizio che piú li piace. Teodoro ha il suo patrone, cioè l’illustrissimo messer Ercule Bentivoglio: stia con quello e doventi valente omo. Cornelio vada a stare con lo illustrissimo signore messer Nicolò da Correggio, che lo torrá voluntiere, e me lo pro- mise. Leonardo se vorrá dare a lo illustrissimo signore messer Alberto da Carpi, che giá ne avea pratica con messer Andrea Trotto da Cremona, suo cancellerò a Ferrara: e son certo lo torrá. Ottaviano se dará a chi vorrá madonna Lauretta, perché lei se lo ha allevato: ove andará lei, li porrá trovar padrone. A li famigli se vorrá dare licenza bona e grata.