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pervenire a notizia de madonna Lauretta mia donna e de li altri mei figlioli qui nominati, si che la possano eseguire e valersi de’ mei ricordi.

In prima io ricomando l’anima mia a l’omnipotente Dio e prego la sua infinita bontá che ogni mio affanno e tabulazione ricevuta in questo mondo per el passato e al presente, li piaccia ponerla ad esonerazione e discarco de tutte le pene, che io per li mei peccati avesse a portare in l’altro mondo.

Appresso prego che ’l corpo mio sia sepulto ne la sepultura ove sono li corpi de mio padre e madre, quale sa Alessandro mio fratello. A messer Annibaie, a Cornelio e Teodoro e Camilla e Ge- nevra, che sono tutti mei figlioli leghimi e naturali e a le dolce figlioline de le ditte Camilla e Genevra, e anche a Leonardo e Ottaviano, mei figlioli naturali, lasso tante mie benedizione, quante con tutto el core po’ lassar un padre: pregando Dio che li accetti e conservi tutti in la sua grazia, e pregando loro che con ora- zione et elimosine, secondo potranno, intercedano per la salute de l’anima mia.

Lasso che a Battista da Modena e Piero da Ferrara, mei boni e fideli famigli da longo tempo, sia fatta la loro satisfazione del suo salario, o de robba o de denari al meglio che se po’; ch’io so’ certo staranno contenti a tutto quello se disponga di loro per li infrascritti mei, pregando che siano ben trattati. A la Eleonora mia massara lasso che se li dia quel conve- niente salario che madonna Lauretta mia donna ordinará, lassando lei in disposizione e governo de essa Lauretta. E perché la pre- fata madonna Lauretta mia mogliera mi détte in dote mille libre de bolognini de argento, che ne fu rogato ser Iovan Todesco, e lei se è portata con mi con grandissima affezione e ha sopportato molte fatiche con mi et io per la sua virtute e meriti la amò sin- gularmente; quella voglio glie sia ridata in robba o in dinari dove lei vorrá e quando la vorrá, liberamente e senza contradizione e molestia alcuna. E li lasso tutti li ornamenti e panni e veste e forzeri soi: itera li lasso un letto bono con due para de linzoli, a sua elezione del letto e de’ linzoli, con dui capezzali e dui cus- sini e una coltra bona a suo modo, e li lasso quella vacca da latte che è nel casale de Casalecchio. E non voglio che la possa esser messa fora de casa, anzi voglio ch’ella abbia li alimenti e abitazione in essa e sia madonna, fin ch’ella non sia integramente