Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Operette morali, Poesie latine e volgari, 1929 – BEIC 1788337.djvu/290

II

A Lorenzo de Medici.

Magnifice domine mi. E 1 signore per questa alligata lettera sollicita e fa ogni instanza a messer Nicolò da Barignano, che venga via subito con tutti quelli omini d’arme e non ne lassi pur uno: e fanne instanza maravigliosa. Per levar a messer Nicolò ogni casone et ogni pensiero di non dovere andar via, la mando a Vostra Magnificenza acciò che quella la possi mandar via subito, volendo; e cosí conforte Vostra Magnificenza a farlo per messo a posta omnino: vada per la via di Faenza, dritto.

E 1 signore ora è arrivato qui a San Cassiano et ha con seco messer Alessandro di Troilo e li soi dui fratelli e messer Niccolò Bentivogli e molti altri omini da bene. Sta di mala voglia per piú rispetti: pure spera benissimo, quando per la Vostra Magni- ficenza e per li signori Dieci se facciano le provisioni, quanto questa matina vi lesse secondo la sua lettera, sopra tutto con militi e provisionati e dinari, e presto; se ricomanda a Vostra Magnificenza. Ex Sancto Cassiano, die vili Septembris, hora xxii, 1479. Deditissimus Pandulphus legum docior de Pisauro.

Al Magnifico Lorenzo de’ Medici Cito, cito, cito 1479. Da me Pand. da Pesaro a di x di Septembre.

III

Allo stesso.

Magnifico Lorenzo, patrone e signor mio singulare. A la let- tera de Vostra Magnificenza de’ xxi del passato, portata per Teofilo mio figliolo, io dò tanta fede, quanta a mi proprio de qualunca cosa io abbia piú certa. E volesse Dio che in quelle parte che toccano la spezialitá vostra, ella non fusse cosí vera! Mag-