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     Ma un’altra cosa gli è di ammirazione,

e quel che ne fa Dio noi non sappiamo,
onde restiamo in gran confusione;
     che quando i nostri sacchi noi apriamo,
ognun di noi i dinar che ’n grano ha speso
ne la bocca dei sacchi ritroviamo.
     Tutto quel ch’è accaduto, tu l’ha’inteso:
se tu vói Simeone e aver piú grano,
sai mo quel ch’hai a far, non star sospeso.
Iacob.   Tanto farete pur di mano in mano,
che senza i mei figliol mi troverò!
Questo è un partito troppo duro e strano.
     Ioseph è tanto tempo che mancò,
Simeon si ritrova incarcerato,
e Beniamino mi torrete mo.
     Non será el ver, che tutto è rivoltato
sopra me questo male, e son quel io,
che in fin tutti i dolori ho sopportato?
Ruben.   Padre, ascolta ti prego il parlar mio.
Se sano e salvo non te lo rimeno
insino a qui, secondo il tuo desio,
     ho dui figlioli, e non n’ho piú né meno:
occidili ambidui. Beniamino
insin a mo sopra di me lo meno.
Iacob.   Non vo’ che con voi faccia tal cammino
il mio figliol, ch’è qui per mio conforto,
ancor che ’l loco fusse piú vicino.
     Il suo fratei materno Isepe è morto,
e lui rimasto solo, e se in Egitto
gl’intravenisse alcun sinistro torto,
     questi capelli mei canuti al dritto
sotterra i mandereste con dolore;
si che dar non vel voglio, e questo è ditto.
     Andate e non tenete piú di fòre
le vostre some, e il grano qual avete
compartitelo bene e senza errore,
     e fatelo durar piú che potete.