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ATTO QUINTO

Nel quale si tratta de la venuta dei figlioli di Iacob di Egitto e delli loro avvenimenti e di tutto quello che gl’incontrò in quel viaggio.

SCENA I

Sopher nunzio, solo.

     Essendo ora sul monte, i’ ho veduto

gente ben da lontano, che per certo
sian figli di Iacob ben m’è paruto.
     Io era in cima in cima, ov’è piú erto,
e vidili venir per la pianura
con le lor some, dove il campo è aperto;
     allor diss’io: Quest’è la mia ventura!
se il primo serò a dargli questo gusto,
Iacob si mi dará la nunciatura.
     Ho caro farlo ancor, perch’è ben iusto,
ché giá nova portai trista e noiosa,
come uno iniquo mentitore e iniusto,
     quando con quella vesta sanguinosa
dinanzi gli comparsi a farlo mesto:
conviene or dargli questa graziosa.
     Io voglio dunque andare et andar presto:
ogni dubbio e pensier gli leverò
per compensar queli’altra, come è onesto.