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     Questo vo’ per ostaggio, ad intenzione

che ’l minimo fratei qua mi menate,
per veder se l’è ver vostro sermone
     qual detto avete, e acché non moriate,
questa mia intenzion voi qua intendete:
con questo patto io vo’ che vi partiate.
Iuda.   Meritamente, se ’l ver dir volete,
questa calamitade ora ne avviene
per quel peccato grande che sapete;
     ché al fratei nostro demmo tante pene,
ch’essendo angustiato, sue preghiere
non ascoltammo. Or con iustizia viene
     questa tribulazion, perché son vere
le iustizie di Dio, qual se ben lente
al venir sono, son però severe.
Ruben.   Non vel diss’io? non vel tenete a mente,
quand’io dicea: — Non fate tal peccato
contra’l pover fanciullo, ch’è innocente—?
     Or di tal colpa Dio si è ricordato:
non mel credeste allora, adesso el vòle
che ’l sangue suo da noi gli sia pagato.
Ioseph.   (Io non posso ascoltar queste parole,
se ben costor non credon ch’io li intenda,
e ricordar tal cose pur mi dòle.
     Par che a guardarli piú il dolor s’accenda;
però sfogarmi voglio qui in disparte
di lacrimar, prima che lor mi renda.)
     Or tirate costui, ch’è qui da parte,
ligatel bene e in career lo menate,
ben custodito con ingegno et arte.
     Voi altri a casa vostra ora ne andate:
il gran che a tórre avete, io ho ordinato
che in Canaan ancor portar possiate.
     lllDA. Signor prefetto, sempre sii laudato!
Noi faremo ogni sforzo d’eseguire
quel che n’ha la tua Altezza comandato.