Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
il vecchio padre, forsi per dolore
meritamente ci malediria.
Però il parlarne piú sarebbe errore:
Ioseph al suo cammino se n’è andato,
si ch’esser piú non pò nostro signore.
Vadane pure in lá, servo pagato,
e vada insomniando per l’Egitto,
tra cocodrilli, e li si faccia stato!
Asser. Si, si, vada pur lá a acquistare il vitto
con l’opere servii, tra quella gente
che al divin culto non ha il senso dritto:
ove adoran l’uccello che ’l serpente
piglia e divora, e ancor la gatta e il cane
e l’idolo del toro imprimamente
e la cepolla e l’aglio e cose strane
tengon per dio; lá vada insomniando
tra quelle gente pien di cose vane!
Gad. Non averá chi ’l vada lusingando,
o chi ’l tenghi in favore et in delizia!
bisognará che ’l vada lavorando.
Non ará d’ogni cosa la primizia,
e se dormir vorrá, mangiare o bere,
come qui non ará tanta divizia!
E’ mi par proprio tuttavia vedere
come gli sará stranio l’aspettare
e le usate carezze non avere:
bisognará per forza che li impare!
Stia pur da longe e faccia come el vòle,
pur che di noi non s’abbia piú a impacciare!
Ma vedo che ’l s’abbassa molto il sole,
e l’ombre diventar voglion maggiori:
par pur che molto presto il giorno vole.
Ruben. Andiamo ai nostri armenti oramai fòri,
ché se la notte vien, per boschi e sassi
non abbiam per l’oscuro a fare errori.