che da Natura l’orma
del bon governo prende, ove s’incalma, 65magnanimi Signor, la miglior parte
che vostra patria adorna,
e il bel popul disparte.
Fra le passion ch’ai mondo ciascun guida,
chi a l’onorate corna, 70chi al fral voler di Mida,
sol vostra sede e questo bel Collegio
a vera e iusta gloria pone il pregio.
Questo è quel loco eccelso e quella cima,
donde la bella terra prende esemplo; 75questo è l’albergo e ’l tempio
de la rara virtú che ’l mondo estima.
Di qui la norma prende e la misura
il fortunato populo:
sotto la vostra cura 80libero, quieto e allegro vive in pace.
E come a l’onde ’l scopulo
immobil, fermo giace,
cosí vostri decreti e vostre legge
il vulgo errante ammira e sé corregge. 85Vostra virtú, Signori, e sante opre,
che da iustizia bella mai partirò,
a questo ornato giro
col vivo esemplo insegna quel ch’adopre;
poi con voce di fede e d’amor piena, 90di teneri ricordi
con dolce ornata scena,
ne invita a seguitar suo chiaro lume,
e vòl che sian concordi
nostra vita e costume 95con la legge, ciascun nel proprio officio,
con pio, sincero, grave e ver iudicio.
Qual maraviglia adunque ha se l’Arno,
se le campagne e i colli e se ’l ciel ride?