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imperatore edificata l’Aquila, come piú innanzi diremo; e in modo si composeno, che lui si fece uomo ligio e vassallo de la Chiesa romana e restituí tutto quel tcnea de la Chiesa, e specialmente Troia e Benevento, e promise ad ogni bisogno d’essa mandarli tutti li sussidi necessari, ancor con tutte le sue genti; e da l’altra parte il pontefice assolvette Roberto da ogni escomunicazione ne la quale fusse incorso e lo fece e creò duca di Calabria e di Puglia, investendolo del ducato col stendardo de la Chiesa. Fatti occultamente (per rispetto dei • capitanei) li capitoli, il pontefice tornò a Roma e comandò a Roberto che desse il guasto e domasse li capitanei di Roma; e cosi fu fatto, perché non restorno li normanni di combatterli, che prenestini e tusculani e numentani, e poi, di lá dal Tevere, Gallese e le terre del conte Gerardo insino a Sutri a la vera obedienza del pontefice ridusseno. Circa la morte poi di Nicolò II pontefice predetto, che fu al fine de li due anni e mezzo de la sua creazione, Roberto acquistò Matera in Puglia e Taranto per accordo.

Creato dappoi Nicolò Alessandro II pontefice et essendo agitato da un gran scisma per la elezione voleano fare li lombardi al pontificato di un altro chiamato Cadolo da Parma, si trovava allora imperatore de’ greci in Constantinopoli uno chiamato Romano Diogene, e teneva per catipano in Italia uno detto Ciriaco, il quale stava a Vestie cittá di Puglia; e avendo proposto Roberto Guiscardo levare in tutto li greci di Italia, andò a l’improvviso con l’esercito a Vestie e prese la terra e Ciriaco. Poi con la medesima celeritá andò a Monte Peloso, ove vtdendo bisognarli averlo per assedio, li lasciò Gottfredo li suo fratello con parte de l’esercito, e a Brundusio mandò Roggero (che suo fratello era ancora), che per mare e per terra lo avesse ad oppugnare. Lui con la maggior parte de l’esercito andò a campo a Barletta, ove si erano ridotti tutti li valentuomini et eletti di quanti greci erano in Italia; e vedendo esser libero il porto, ovvero statio per la protezione de la ròcca, e per questo le vittuaglie non essere per mancare a la terra, fece un’opera grande, però che cinse