Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/79

occiso Crescenzio potente romano inimico di Gregorio e cavato gli occhi a Giovanni XVII eletto e intruso da Crescenzio, ripose in sedia Gregorio V suo parente.

Il quale Ottone in odio e vendetta de’ romani fece quella legge, che ancora si serva, che la nazione germanica sola fusse quella che avesse ad eleggere l’imperatore romano: il quale eletto si avesse a intitolare Cesare, e ricevuta che avesse in Roma la corona dal pontefice, si intitolasse imperatore. E li elettori ordinò che fussino sette, cioè tre clerici cancellieri de l’imperio e quattro laici ufficiali imperiali. Li tre clerici sono l’arcivescovo di Treveri cancelliero di Gallia, l’arcivescovo di Magonza cancelliero di Germania, l’arcivescovo di Colonia cancelliero d’Italia; li quattro laici, il marchese di Brandimburgo gran camerlengo, il conte Palatino portatore del piatto a mensa, il duca di Sassonia, che porta la spada, e il re di Boemia, il qual dando a bere serve di coppa. E fu fatta questa legge ne l’anno di Cristo 1002, col quale ancor noi il secondo libro del compendio de le istorie napolitane finiremo.