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sua moglie unto e coronato, e fattoli le acclamazioni consuete. E per li meriti di Pandolfo e per li buoni trattamenti fatti verso lui nel tempo che fu confinato in quella terra, Giovanni pontefice fece allora metropolitana la chiesa di Capua. Dappoi molti anni, essendo morto Ottone I e occupato Ottone II ne le guerre contra Lotario re di Francia, Basilio e Constantino successori di Giovanni, lor padre giá morto, ne l’imperio di Constantinopoli, deliberorno recuperare le provincie perdute in Italia; e prima racquistorno per forza l’isola di Creta che era stata occupata da’ saracini, poi per non lasciarseli inimici di drieto, condusseno gran parte de’ detti saracini a’ loro stipendi, e con essi vennero in Italia e preseno Bari, e parte de li cittadini, acciò non rebellassino, occiseno, e parte ne confinorno in Constantinopoli, e poi andorno a Matera e quella ruinorno: per il che la Puglia prima e poi la Calabria spontaneamente a loro si reseno.

Ottone II, fatta la pace con Lotario re di Francia, e tornando in Italia con Teofania sua donna, essendo nel territorio di Treviso, intese Basilio e Constantino suoi parenti aver assaltata Italia e giá presa la Puglia e la Calabria. Per la qual cosa, avendo deliberato al tutto di unire la Puglia e la Calabria e tutto quel regno a l’imperio occidentale, prima con l’armata di mare scorse la Schiavonia e la Dalmazia facendo occisione e preda assai, essendo destitute quelle provincie dal presidio di greci; poi venne a Roma, ove a un di deputato si congregorno tutte le genti de’ Germani, de’ Galli, de’ longobardi e d’altre regioni d’Italia, ch’egli aveva fatto comandare. E movendo con un grande esercito si fermò a Benevento: ove mise insieme ancora beneventani e altre genti, le quali capuani, napolitani e salernitani li aveano deputate, e tutte le mandò innanzi. Poi a l’entrar di Puglia ordinatamente con l’esercito quadrato se ne andò ad un loco chiamato Basantello in Calabria, e in quello con greci e saracini fece un gran fatto d’arme de l’anno 982. Li romani e li beneventani, non che non combattessino, ma se ne fuggirono ’nauti a la battaglia abbandonando le bandiere, talmente che l’esercito di