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... ruppe la tregua si stava... ... ruppe la tregua et insieme con Caldora deliberarono a tradi- merito pigliare il re Alfonso che giá sicuro sotto la tregua si stava...
... era comune opinione che da la vittoria molto lontano non fusse, imperocché infermato... ... era comune opinione che da la vittoria molto lontano non fusse se l’ultimo fine de le cose umane sopraggiunto non fusse , imperocché infermato...
... senza mai tra loro... ... senza mai rimproverarli ingiuria alcuna, come se mai tra loro...
... il tempio nel quale lui stette immobile... ... il tempio nel quale lui alla messa si trovava, fuggendo ogni uomo la rovina, lui stette immobile.

Dalle edizioni il codice modenese si differenzia profondamente anche per gli alberi genealogici che chiudono i libri I, III, IV, V(i), e per una diversa proporzione che quivi ha l’ultimo dei sei libri in cui l’opera è divisa: mentre nel testo a stampa la narrazione è interrotta al 1458, l’estense conduce invece l’azione sino alla pace di re Ferdinando di Napoli con le principali potenze italiane, promulgata da papa Paolo II con la bolla del 2 febbraio 1468.

Queste differenze sostanziali fra il codice di cui parliamo e il manoscritto, ormai perduto, che è rappresentato dalle edizioni del primo gruppo, derivano con ogni probabilitá dal fatto che il Collenuccio, nell’accingersi nel 1498 a scrivere il Compendio , aveva l’intenzione di condurlo sino alla narrazione degli avvenimenti di quell’anno e forse anche degli anni successivi. Invece l’opera rimase interrotta, al punto in cui la troviamo nell’apografo di fra Paolo da Legnago, forse per i fatti turbinosi che sconvolsero la (1) Agli alberi genealogici di casa d’Angiò (v. Appendice, tav. IV e V) segue nel cod. estense (p. 245) una Genealogia hereditaria del Reame di Napoli delti Re di Franxa, la quale, come appare dalle righe che la precedono, in cui si parla di Francesco 1 re di Francia (1515-1547), non può evidentemente essere opera di Pandolfo, che mori nel 1504. Dovrá dirsi un’aggiunta posteriore dovuta o all’amanuense di A o, piú probabilmente, al possessore del codice da cui A deriva.